Trattamenti orto-chirurgici

Vi sono delle situazioni in cui le basi ossee del volto non crescono in modo armonico e instaurando delle severe malocclusioni.

I trattamenti orto-chirurgici offrono delle soluzioni a queste problematiche complesse, ristabilendo il corretto combaciamento delle arcate permettendo una corretta funzione e ricreando un’estetica del volto armonica e gradevole.

Tali trattamenti sono programmati fin dal principio con la figura del chirurgo maxillo facciale, il quale con tecnologie 3D guida la pianificazione estetica e funzionale del trattamento, permettendo risultati quanto più rapidi, prevedibili e stabili nel tempo.

I trattamenti orto-chirurgici sono trattamenti complessi che necessitano di grande collaborazione da parte del paziente, che sarà coinvolto fin dalle prime fasi del trattamento per comprendere a fondo gli obiettivi delle varie fasi di trattamento a cui deciderà di sottoporsi. Mai come in questi casi la compliance tra medico e paziente e la reciproca fiducia è fondamentale.

  • Asimmetrie del viso

    Le asimmetrie del viso rappresentano un gruppo di malocclusioni che hanno un forte impatto sul paziente, anche da un punto di vista estetico e non solo funzionale. Seppur lievi asimmetrie siano presenti in tutti noi, nei casi più severi di crescita anomala delle ossa basali o di problematiche legate alle articolazioni temporomandibolari, tali asimmetrie vengono di molto accentuate determinando disagi estetici e funzionali per i pazienti.

    I trattamenti combinati ortodontico chirurgici possono portare vantaggi sostanziali per i pazienti che vi si sottopongono.

  • Agenesie multiple

    Con il termine “agenesia” si indica la mancanza congenita di uno o più denti in bocca.
    Solitamente, gli elementi che con più frequenza risultano agenetici sono i laterali superiori, i secondi premolari inferiori, i denti del giudizio e gli incisivi inferiori.

    Tramite il trattamento ortodontico è possibile andare a risolvere questo tipo di problematica che può essere affrontata in modo duplice: creare uno spazio adeguato per sostituire profeticamente i denti mancanti oppure chiudere gli spazi presenti con la dentatura naturale.
    La scelta terapeutica verrà fatta in base alla forma e alla salute dei denti presenti in bocca, della qualità dell’occlusione, della tipologia facciale e dell’estetica del viso di ciascun paziente.

    Questa tipologia di trattamenti è spesso considerata complessa perché coinvolge più branche dell’odontoiatria in modo multidisciplinare. Sempre più utili infatti risultano le previsualizzazioni del risultato finale tramite set up ortodontici digitali e mock up, sia per motivare il paziente, ma anche e soprattutto per avere una idea reale degli obiettivi da raggiungere e da condividere con tutto il team odontoiatrico chiamato ad intervenire nella realizzazione del progetto finale.

  • Morso arretrato II Classe

    Nei casi in cui la distanza tra gli incisivi superiori e quelli inferiori sia molto accentuata e nelle situazioni in cui il solo trattamento ortodontico in età adolescenziale non sia sufficiente a risolvere la problematica, è possibile risolvere la situazione in età adulta (dopo i 18 anni) attraverso un trattamento combinato ortodontico-chirurgico che ristabilisca i corretti rapporti funzionali ed estetici tra le arcate.

    La discrepanza scheletrica sottesa a questo tipo di malocclusione (morso arretrato II Classe) può dipendere da:

    • Familiarità (genetica)
    • presenza di problemi all’articolazione temporomandibolare

    Il ricorso alla chirurgia ortognatica è un utile strumento di correzione anche di problematiche respiratorie.

  • Morso aperto anteriore

    Fisiologicamente i denti dell’arcata superiore sovrastano di alcuni millimetri quelli dell’arcata inferiore. Vi sono delle situazioni in cui questa evenienza non si presenta ed anzi manca il contatto nella zona anteriore tra i denti delle due arcate antagoniste.

    Il morso aperto anteriore può essere causato da:

    • Familiarità (genetica)
    • protrazione di abitudini viziate (succhiamento del dito/ciuccio) per molto tempo in giovani età
    • problematiche legate all’articolazione temporomandibolare

    Nei casi più severi di morso aperto anteriore è necessario ricorrere in età adulta (dopo i 18 anni) and interventi di natura ortodontico-chirurgica per ristabilire corretti rapporti estetico-funzionali tra le arcate.

  • Morso prominente III classe

    Normalmente i denti superiori si appoggiano agli incisivi inferiori coprendoli di 3-4 mm come fossero il coperchio di una scatola.

    Quando gli incisivi superiori risultano interni rispetto agli incisivi inferiori si determina un morso inverso (morso prominente – III Classe) che implica problemi di tipo funzionale ed estetico

    Il morso prominente può essere causato da:

    1. deficit di crescita della maxilla (osso sopra della bocca);
    2. eccesso di crescita della mandibola (osso sotto della bocca);
    3. errori nella traiettoria di uscita dei denti davanti (incisivi superiori che spuntano dietro gli inferiori).

    Nella maggior parte dei casi il morso inverso anteriore è causato da un deficit di accrescimento della maxilla (1) ed il trattamento di elezione viene proposto in età pediatrica.

    In età adolescenziale le possibilità di correzione dipendono dalla severità del problema scheletrico e dalla familiarità per crescita eccessiva della mandibola.

    Per i problemi scheletrici più gravi, in presenza di pattern genetici fortemente sfavorevoli, sono disponibili concrete soluzioni percorribili alla fine della crescita, dopo i 18 anni, che prevedono la una riarmonizzazione del viso e della funzione dentale attraverso un intervento combinato ortodontico-chirurgico.

  • Palato stretto
    palato stretto

    Generalmente le problematiche legate ad una insufficiente larghezza del palato (palato stretto) vengono risolte in età pediatrica con apparecchiature che sfruttano la plasticità delle suture nella bocca del bambino. Nel caso in cui il problema non fosse stato risolto precocemente, è comunque possibile riconformare la volta palatina tramite un’espansione chirurgica del palato dopo i 18 anni di età.

    Questo è un intervento che porta molteplici vantaggi, tra cui:

    • miglioramento della funzione occlusale
    • miglioramento dell’estetica del volto e del sorriso
    • miglioramento della funzione respiratoria